Il Decreto Liquidità (DL n. 1232020 in vigore dal 9.4.2020) prevede garanzie statali al 100% per i piccoli prestiti fino a 25.000 euro, destinati a microimprese e partite Iva, concessi senza alcuna valutazione bancaria o del fondo.
Di seguito alcune precisazioni riguardo questi prestiti.
- Per i cosiddetti “mini prestiti” la garanzia statale del 100% è automatica ma occorre preliminarmente ottenere il prestito dalle banche, che non sono obbligate a concederlo e che possono comunque effettuare la loro istruttoria. Il prestito può arrivare a 25.000 euro ma comunque entro il limite del 25% dei ricavi. Sono ammesse Pmi e lavoratori autonomi. La
durata massima del finanziamento è di 6 anni con inizio del rimborso dopo due anni e il tasso massimo applicabile è rapportato al rendimento dei titoli di Stato più uno spread dello 0,20%,
che ai valori attuali si attesta intorno all’1,20%. - Si richiama l’attenzione sul fatto che nel caso di artigiani, commercianti, professionisti e autonomi che applicano il regime forfettario, e dunque che hanno un fatturato fino a 65.000
euro, l’importo dei mini-prestiti non potrà mai superare i 16.250 euro in quanto la garanzia statale si applica ai prestiti fino a 25.000 euro, ma comunque entro il 25% dei ricavi del
beneficiario. - In sostanza, il prestito pieno di 25.000 euro si può ottenere solo se si possiede un fatturato pari ad almeno 100.000 euro.
- Pertanto, non c’è nessun prestito automatico da 25.000 euro. Ad esempio, per un artigiano/commerciante che ha 30.000 euro di ricavi dichiarati (sono sufficienti anche quelli della dichiarazione Iva 2019 e dunque relativi all’esercizio 2018) il micro-prestito si ferma a 7.500 euro.
- Il 14.04.2020 è stato pubblicato sui siti web del Fondo di garanzia e su quello del Ministero dello Sviluppo Economico il modulo relativo alla garanzia del 100% su prestiti fino a un
massimo di 25.000 euro. Si tratta del modulo con la richiesta di garanzia statale da inviare alle banche o ai consorzi fidi per avviare l’iter. - Il modulo relativo alla garanzia deve essere inviato via mail (anche con posta non certificata) agli intermediari finanziari che dovranno a loro volta richiedere la garanzia statale
Dottore Commercialista